Categories: Marketing

Il web è morto, evviva il web!

Sono sempre di più le piattaforme per pubblicare contenuti su internet, dai social media ai podcast, dallo streaming video ai piccoli blog. Per questo motivo molti pensano che il “sito web” sia obsoleto o addirittura passato di moda… roba da boomer, direbbero le nuove generazioni.

Attenzione però, è un pensiero basato più su sensazioni che su un reale ragionamento di marketing o personal branding. Perché la verità è che il sito web è lo strumento principe di ogni strategia di comunicazione, è il luogo dove dobbiamo far atterrare le persone che vogliono informazioni su di noi, sulle nostre aziende e sui nostri prodotti, se non addirittura il nostro negozio con cui vendere.

Il sito web è soprattutto casa nostra, dove possiamo decidere cosa pubblicare, cosa dire senza filtri, senza algoritmi che ci censurino, senza limiti di caratteri, media, lunghezza, durata, formato. Il nostro sito web è scalabile, ampliabile, implementabile senza limiti, nel senso che possiamo equipaggiarlo di sistemi e servizi su misura per noi e i nostri potenziali clienti: blog, newsletter, moduli, sondaggi, vetrine, cataloghi, file da scaricare, lista dei nostri contatti, player video, file audio, aree riservate, eventi. E poi sulle nostre pagine web, possiamo integrare contenuti provenienti da tutte le altre piattaforme: video di YouTube, post dei social, calendari di Google, prenotazioni di appuntamenti, recensioni.

Solo un nostro spazio web, gestito da noi e di nostra proprietà, permette tanta libertà e si adatta alle nostre necessità. Inoltre le persone si faranno un’idea precisa di noi visitando uno spazio che è nostro e rispecchia il nostro essere, la nostra professionalità, la nostra immagine coordinata.

Ricordiamoci sempre, infine, che i social media e le piattaforme di pubblicazione hanno la possibilità di farci sparire, di chiudere i nostri account senza motivazioni apparenti, di eliminare i nostri follower, di cancellare i nostri post e di cambiare le regole del gioco come e quando vogliono, senza preavviso.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente sulla testata TrafficJam

Gabriele Gobbo

Gabriele Gobbo è, assieme al fratello Ivan, il fondatore di Italiamac, il principale e più vasto Apple User Group d’Italia riconosciuto da Apple Inc. Utente Apple da sempre, ha iniziato con un Macintosh LC con la strabiliante potenza di 2MB di Ram. Gabriele è un profondo conoscitore delle “cose della rete” e attraverso la sua azienda MacPremium sviluppa progetti e strategie digitali evolute per le aziende. Dalla presenza sul web al social marketing, dalle attività non convenzionali al marketing virale. Sovente tiene seminari sulle strategie di marketing per la promozione di app e aziende. Ha ideato il MacDays organizzato presso la Fiera di Pordenone. Oggi è anche conduttore della trasmissione televisiva FvgTech dedicata alla tecnologia.

Recent Posts

Audizione al Ministero dell’Istruzione

Ho avuto l’onore di intervenire in audizione al tavolo tecnico del Ministero dell’Istruzione dedicato al…

1 settimana ago

Il negozio che Amazon non ha ucciso: una lezione di umanità digitale

Quando la memoria vale più dei dati C'è un negozio di elettrodomestici, nella piccola cittadina…

2 settimane ago

Digitalogia: un po’ di sanità digitale, dall’Italia per il mondo

Meno strumenti, meno fuffa, più presenza. Dicono che non si può sfuggire al mondo digitale,…

1 mese ago

Padroni digitali e testardaggine italiana

La nostra "testardaggine analogica" è un vantaggio. Forse è ora di smettere di costruire solo…

1 mese ago

Keynote speaker a Como al Rotary Club per la serata Cyber Impact

La scorsa settimana ho avuto l'onore di essere il keynote speaker di uno degli incontri…

1 mese ago

Dialogo con chi educa: il mio contributo all’Istituto Franca Ongaro di Venezia

Gabriele Gobbo docente in un percorso su cyberbullismo e cybersicurezza rivolto agli insegnanti dell’Istituto Comprensivo…

1 mese ago