Essere docente lecturer nel corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, durante una lezione in Cyber-Humanities di Marco Camisani Calzolari, è stata una grande fonte di energia e ispirazione.
Tornare in aula, dal vivo, fa sempre bene. Guardare negli occhi gli studenti per parlare di argomenti a me cari, come social media e comunicazione in ambito medico, mi ha permesso di portare esempi reali e concretezza. Perché oggi il medico, secondo me, è anche un comunicatore. O dovrebbe diventarlo, passo dopo passo. Che lo voglia o no, è esposto. E i social non sono uno strumento neutro: amplificano, moltiplicano, archiviano.
Ho parlato di reputazione digitale, di fiducia, di rischi ma anche di opportunità. Di come ogni post, ogni like, ogni parola detta in pubblico possa rafforzare il rapporto con i pazienti e con i cittadini. Ho cercato di dare nozioni e strumenti pratici, ma anche di far passare quanto sia importante la comunicazione in ogni ambito: dai media a internet, dalla TV ai blog.
È proprio in luoghi di conoscenza come questi che si capisce quanto sia necessario continuare a parlare di digitale anche – e forse soprattutto – in facoltà come Medicina. Perché oggi la cura può passare anche dalla comunicazione.
Meno strumenti, meno fuffa, più presenza. Dicono che non si può sfuggire al mondo digitale,…
La nostra "testardaggine analogica" è un vantaggio. Forse è ora di smettere di costruire solo…
La scorsa settimana ho avuto l'onore di essere il keynote speaker di uno degli incontri…
Gabriele Gobbo docente in un percorso su cyberbullismo e cybersicurezza rivolto agli insegnanti dell’Istituto Comprensivo…
Due parole che l'Italia tecnologica stava aspettando, ma che nessuno aveva davvero ancora definito. Questi…
Altro che nativi: i ragazzi camminano nel digitale come sonnambuli. E noi glielo lasciamo fare.…