Mi sono imbattuto in uno spot di Nuvenia che sembra quasi “decantare” la bellezza delle mestruazioni. Immagini emozionali, donne che si divertono con un pupazzo a forma di assorbente, sangue, impostazione da “campagna di sensibilizzazione” e lo spot si conclude con questo slogan “rivoluzionario“…
Il ciclo è normale. Mostrarlo dovrebbe esserlo allo stesso modo.
Nuvenia
Ora, io non mi soffermerò sul copywriting e la fluidità della composizione letteraria, ma di seguito vi dirò cosa ne penso (traendo spunto da un mio post su Facebook, che ha fra l’altro ha raccolto diversi commenti di donne in linea con quanto dico, se non addirittura quasi “oltraggiate” da cotanto slogan).
Io capisco tutto, il marketing, il cavalcare l’onda, l’usare battaglie sociali per farsi pubblicità… ma qui mi pare che a Nuvenia la cosa sia un po’ sfuggita di mano (intendo la comunicazione, non il ciclo).
Vi immaginate se tutti andassimo in giro a mostrare i pannolini usati dei nostri bebè? O magari urlando “caccaaaa caccaaaa cacca cacccaaaaa”? Stesso discorso per gli assorbenti o le mestruazioni. Giusto per fare un esempio…
Capisco la buona volontà di fare comunicazione sociale, ma qui mi pare ci sia più la volontà di creare un caso mediatico per finire sui giornali e farsi condividere nei social per avere pubblicità gratis.
Se poi analizziamo bene la cosa, ammesso e non concesso che la campagna sia realmente nata solo dalla sensibilità dell’azienda, come mai al posto di mestruo o mestruazioni, usano la parola “ciclo” (come mi ha fatto notare una ragazza su Facebook) che è più politicamente corretta? Se vuoi sensibilizzare veramente su un determinato argomento, ne parli senza tabù, senza censure e senza paroline ripulite. Qui si parla di MESTRUAZIONI e non ci deve essere nessun problema a chiamarle con il loro nome. Se no è aria fritta.
L’idea magari è buona, ma realizzata male, secondo me (almeno in Italia, a causa della traduzione, forse). Un consiglio a Nuvenia, la prossima volta cavalca l’onda dell’IVA sugli assorbenti e fai una bella campagna per chiedere a gran voce (e grandi investimenti televisivi) l’abbassamento dell’IVA sui tuoi prodotti di punta.
Le donne ringrazieranno, perché mi sa che qui a nessuna di loro interessa andare in giro gridando “ho il ciclo”, ancora meno a mostrarlo! Con buona pace di certe influencer che pare abbiano preso il via a fotografare gli assorbenti usati per pubblicarli su Instagram.
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