Ogni giorno ci imbattiamo in persone che, grazie al facile accesso a internet, sono convinte che la pseudoscienza (e più in generale le bufale) sia in realtà la “vera informazione” perchè la scienza (quella vera, ma vera vera) è al soldo di qualcuno che vuole nasconderci qualcosa; non sanno bene di chi e per nasconderci cosa, ma l’importante per loro è trovare sempre una “teoria del complotto”.
Che si tratti di terra piatta o di vaccini, oppure di incidenti o attentati, troveranno sempre un link o un post (ovviamente falso) che darà spazio e supporto alle loro credenze.
La scienza all’epoca di Facebook
Fatto questo doveroso preambolo, qualche tempo fa mi sono ritrovato in una discussione su dati scientifici, ovviamente sono arrivati i soliti complottisti a spiegare perchè i dati certificati, riconosciuti dai più importanti esperti mondiali, erano in realtà falsi e dire il contrario significava solo una cosa: eravamo tutti plagiati (non spiegavano però da chi e con quale metodo).
Da questo episodio è nata questa discussione, che mi sono immaginato per poter illustrare, in modo chiaro e conciso, come stava procedendo il post. Fate come me, leggete questo scambio di opinioni e immaginatevi una persona normale che parla con un complottista.
Leggi la discussione standard di un complottista pseudoscienziato:
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