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Avvisate gli editori che stanno per chiudere!

Avrete letto più o meno tutti qualcosa a proposito della nuova direttiva europea sul Copyright, spinta grandemente da molti editori online, che fra mille altri disastri, a breve obbligherà i giganti del web (e non solo) a pagare gli editori stessi per pubblicare i link ai loro articoli sotto forma di snippet (estratti). Questa follia è conosciuta come “link tax”. Vediamo come andranno le cose realmente secondo me.

 

Per fare un esempio: Google pubblica fra i risultati della ricerca un articolo di un giornale, quindi propone ai visitatori il titolo e un brevissimo estratto (snippet) di alcune parole e il link da cliccare per raggiungere tale articolo. In qualche modo Google dovrà pagare il giornale per questa pubblicazione, al momento non ci interessa come, quanto e in che tempi. Il fulcro del discorso è: tu pubblichi un micro estratto, tu mi paghi.

 

Questo è il focus del mio post, ma ovviamente la direttiva è molto più vasta, ma qui voglio parlare degli editori, che hanno fomentato per mesi e anni questa follia, e poche ore fa sono stati accontentati. Essi ritengono che essere pagati per gli snippet permetterà alla stampa di essere più libera e professionale. Ovviamente invece secondo me a loro interesserebbe solo il mero profitto.

 

Esempio di snippet di Google

 

Avvisate gli editori: state per chiudere.

 

Adesso però bisogna dire la verità agli editori:

“siete pazzi e vi siete dati la zappa sui piedi, una zappa enorme che diventerà una mannaia. State per mordere la mano che vi nutre.

 

Perché dico questo? Semplice, i loro siti ricevono la maggior parte delle visite proprio da Google, è Google che pubblicizza (gratis) i loro articoli proponendoli nei risultati delle ricerche dei navigatori, che li diffonde con i risultati di Google News, che li rende reperibili agli internauti con Google Images.

Oltre ad essere la loro prima fonte di traffico, Google spesso è una primaria fonte di guadagno perché usano il suo network pubblicitario, che li paga per ogni click sui banner dei suoi inserzionisti.

 

Se non fosse chiaro, ricapitoliamo: Google genera per loro traffico e sponsor.

 

Ora, con un vasto lavoro di lobby gli editori sono riusciti a far passare l’articolo della direttiva sul pagamento degli snipped, secondo voi Google come reagirà? Eliminando i loro contenuti dai risultati delle ricerche e da Google News. Di fatto radendo a zero il traffico verso i loro siti, ergo, le visite ai loro siti crolleranno e di conseguenza crolleranno gli inserzionisti.

 

C’è anche l’ipotesi che Google faccia degli accordi con alcuni editori, per versare quattro spiccioli, magari con i più influenti. Ma tutti i piccoli giornali e i piccoli editori, senza forza contrattuale, che fine faranno? Ovviamente il titolo di questo post è volutamente catastrofico, ma potrebbe non essere poi così sbagliato.

Probabilmente la soluzione, nel lungo periodo, sarà quella di accordarsi di volta in volta con Google e firmare degli accordi attraverso cui esonerare Google dal pagamento per la pubblicazione degli snipped, quanti editori avranno il coraggio di andare fino in fondo e insistere per ricevere qualche centesimo, rischiando di scomparire (in pratica) da internet?

 

Ecco più o meno come un ipotetico signor Google potrebbe spiegare la cosa: “Ciao sono Google e mando gratis ogni giorno un sacco di gente sul tuo sito e se vuoi ti faccio anche guadagnare un sacco di soldi con i miei banner. Ora per continuare a mandarti gratis un sacco di gente dovrei pure pagarti? Addio.”

 

Forse qualcuno doveva spiegare agli editori che “o sei su Google, o non esisti“.

 

 

Com’era andata con le leggi in Belgio e Spagna

 

[Edit 14.09.2018] Esce oggi un articolo decisamente interessante su Valigia Blu da cui estrapolo questi brevi estratti che fanno capire la situazione e come in passato (all’epoca delle leggi link-tax emanate da singoli apesi europei)  sia successo esattamente quanto dico.

A questo proposito basterebbe avere studiato gli eventi passati per capire di cosa si parla. In Belgio nacque il problema per la prima volta. E Google News rispose espungendo i contenuti dei giornali dal suo servizio. Furono gli stessi editori a chiedere a Google di riammetterli nel servizio. […]  In Spagna ]…] Google ha semplicemente chiuso il servizio News,  […] Risultato? Un forte calo del traffico…

 

 

Tutti i diritti riservati. Opera letteraria protetta da certificato di deposito Patamu numero: 90048
(escluso estratto valigiablu)

 

Gabriele Gobbo

Gabriele Gobbo è, assieme al fratello Ivan, il fondatore di Italiamac, il principale e più vasto Apple User Group d’Italia riconosciuto da Apple Inc. Utente Apple da sempre, ha iniziato con un Macintosh LC con la strabiliante potenza di 2MB di Ram. Gabriele è un profondo conoscitore delle “cose della rete” e attraverso la sua azienda MacPremium sviluppa progetti e strategie digitali evolute per le aziende. Dalla presenza sul web al social marketing, dalle attività non convenzionali al marketing virale. Sovente tiene seminari sulle strategie di marketing per la promozione di app e aziende. Ha ideato il MacDays organizzato presso la Fiera di Pordenone. Oggi è anche conduttore della trasmissione televisiva FvgTech dedicata alla tecnologia.

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    • Grazie per il commento, ho appena aggiornato l'articolo in calce, purtroppo potrebbe davvero succedere e i primi a risentirne saranno i piccoli editori.

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