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Social Zombing: non è tutto oro quello che luccica

I social network sono croce e delizia dei tempi moderni, ormai considerati imprescindibili per persone e aziende, li usiamo in continuazione, spesso senza nemmeno farci caso, passandoci diverse ore a settimana, se non al giorno. Emozionanti e divertenti per le persone, grandi occasioni di crescita e acceleratori di business per imprese ed aziende.

Nella quotidianità considerati abbastanza sicuri e agevoli da utilizzare, in poche occasioni ci ricordiamo che possono avere dei risvolti negativi o creare dei danni, a partire dagli ormai frequenti furti di account con relativo abuso dei nostri profili per perpetrare truffe online.

Ebbene oggi vi racconto un altro pericolo che si cela su queste piattaforme e dà la possibilità a persone senza scrupoli di danneggiare la nostra credibilità o la nostra azienda semplicemente piegando al proprio volere i sistemi di protezione dei social stessi, ad esempio quelli che cercano di combattere gli account falsi e la compravendita di like fasulli.

Io e Max Guadagnoli abbiamo denominato queste strategie dannose col termine “Social Zombing” e ruotano principalmente attorno ad un semplice concetto: se compro migliaia di falsi follower (zombie, appunto) per il profilo del mio concorrente, prima o poi la piattaforma lo limita oppure addirittura lo chiude, con buona pace dell’ignara vittima, che magari ha lavorato anni per avere un account molto seguito e ottimo per la sua attività.

Ovviamente si possono comprare a poco prezzo follower, reazioni, visualizzazioni di video e ascolti di brani musicali fasulli. L’unico modo per difendersi è monitorare le statistiche e i numeri dei propri account e non essere mai subito felici se crescono a dismisura senza motivo, quindi se notiamo aumenti sospetti dobbiamo correre ai ripari, ad esempio rendendo privato il profilo Instagram o limitando l’accesso da stati esteri alla pagina Facebook.

Questo articolo è stato pubblicato la prima volta sulla testata TrafficJam

Gabriele Gobbo

Gabriele Gobbo è, assieme al fratello Ivan, il fondatore di Italiamac, il principale e più vasto Apple User Group d’Italia riconosciuto da Apple Inc. Utente Apple da sempre, ha iniziato con un Macintosh LC con la strabiliante potenza di 2MB di Ram. Gabriele è un profondo conoscitore delle “cose della rete” e attraverso la sua azienda MacPremium sviluppa progetti e strategie digitali evolute per le aziende. Dalla presenza sul web al social marketing, dalle attività non convenzionali al marketing virale. Sovente tiene seminari sulle strategie di marketing per la promozione di app e aziende. Ha ideato il MacDays organizzato presso la Fiera di Pordenone. Oggi è anche conduttore della trasmissione televisiva FvgTech dedicata alla tecnologia.

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