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L’Italia sembra il triste luna park degli eventi “fare soldi con l’online”

Venghino, siori e siore, venghino! Eventi, eventi e ancora eventi, col denominatore comune di “fare soldi con l’online”, con il web, con la rete, con l’ecommerce, con i siti e con tutto quanto è vagamente digitale. Pubblicità e inserzioni spopolano su Facebook e altrove, personaggi noti e meno noti fanno capolino nelle locandine pubblicitarie virtuali, nei post, nei video e nelle inserzioni.

Ah! l’Italia! Che bel paese, a guardare tutte queste pubblicità e questi eventi sembra il paese più digitalizzato d’Europa e forse del mondo, dove basta andare ad un evento (spesso con modico ingresso a 1.000 euro) e si scoprono trucchi, segreti e fantasiose formule magiche per fare soldi con lo strepitoso “digital”.

Basta partecipare ad un mega seminario (loro dicono) con le web-star e gli youtuber e si diventa i maghi del web e del marketing. Basta una giornata di talk e meeting e si imparano tecniche e segreti che io e molti miei colleghi professionisti abbiamo dovuto studiare, provare e sperimentare per anni. Ah l’Italia, che bel paese!

 

Trucchi e segreti… come se il lavoro di “digital media cosi (non ho ancora capito come ci chiamiamo noi lavoratori del mondo digital) fosse tutta una accozzaglia di stratagemmi e il lavoro si basasse su chissà quali pozioni magiche.

Ho una notizia per voi: il lavoro di web marketing, social media manager, marketing generico e qualsiasi altra cosa assimilabile è un lavoro vero. Non ci sono trucchi, non ci sono pozioni magiche.

C’è solo tanto lavoro, tanto studio e soprattutto tanta sperimentazione continua.

 

Ma veniamo ad alcune pubblicità che mi sono comparse in modo continuativo ed insistente in questi giorni su Facebook, sotto ad ognuna il mio commento, puramente personale e con il massimo rispetto per organizzatori ed eventi stessi. Che possono essere utili e interessanti per alcune fasce di dstinatari delle inserzioni. Aggiungo che non ho nulla contro le web-star, gli youtuber e a chi fa successo con video e altre cose web, il successo è giusto cercarlo e volerlo e diventare famosi col web è una delle cose più belle che possa succedere.

 

 

Foto 1

 

COMMENTO FOTO 1:
Ecco l’Italia del “digital”, dove si organizzano mega eventi (loro dicono), dove imparare a fare i soldi con l’eCommerce, con grandi esperti (loro dicono) del settore. Poi guardi la foto e c’è DJ Francesco. Qualche cosa non torna… Ovviamente non metto in dubbio la presenza dei relatori citati ne che non sia utile conoscere le loro esperienze. E poi ho ballato la canzone del capitano per anni!

 

Foto 2

 

COMMENT foto 2:
Se questo è il “digital” in Italia, con pubblicità che promette di insegnare a fare milioni di visualizzazioni su YouTube, in più come fosse la soluzione per neolaureati in cerca di lavoro… non siamo messi benissimo. Pare si parli di un mega evento (loro dicono) anche da 997 euro di ingresso (con varie scale sconti). Mi sembra tanto di vedere il venditore dell’olio miracoloso del farwest, magari mi sbaglio. Nulla contro gli organizzatori di eventi in genere e magari questo è davvero un ottimo evento. Ma di mia natura spesso le ricette miracolose mi fanno sorgere alcuni dubbi. Ma forse è solo uscita un po’ confusa o ambigua la descrizione nella pubblicità.

 

 

Foto 3

 

COMMENTO FOTO 3:
Un altro dei tanti spot delle inserzioni pubblicitarie che mi intasano la bacheca. Cosa notate in questo nuovo spot? Semplice, che sostengono di insegnarci a fare una start-up di successo in Italia, nella stessa Italia che non ha quasi mai sfornato una startup di successo, se non tanta fuffa, tanti fuffologi e alcuni finti nuovi Steve Jobs (come ho letto sui giornaloni) e aziende fantasma, finte quotazioni in borsa, finte idee rivoluzionarie che esistono solo sui comunicati stampa. Fra l’altro… Una start-up di successo in meno di due anni? Se ci metti di più non sei più, poi una start-up, a mio modesto parere.

 

 

Questi sono solo tre esempi che mi sono capitati nell’ultima settimana (non me ne vogliano), quindi lungi da me voler sostenere che gli eventi non siano utili, ma può capitare magari che le pubblicità non nascano nel modo migliore, che ci sia qualche refuso nei testi, che siano a tratti confusionarie, succede di continuo e capita a volte anche a me, vuoi per la fretta o vuoi per la foga di voler pubblicare subito un contenuto senza avere il tempo di rileggere. I dubbi che mi suscitano certe affermazioni non significano per forza che l’evento non sia serio e ben organizzato, ripeto che può decisamente tornare utile a più di una persona.

 

Non voglio qui criticare specificatamente l’evento nelle immagini, che ho usato a puro scopo illustrativo, per il semplice motivo delle inserzioni ripetute allo sfinimento da Facebook, le mie riflessioni che trovate in questo post sono di carattere generale del mercato digital in Italia, di cui ho già parlato in questo precedente articolo.

 

 

Tutti i diritti riservati. Opera letteraria  protetta da certificato di deposito Patamu numero: 88283

 

Gabriele Gobbo

Gabriele Gobbo è, assieme al fratello Ivan, il fondatore di Italiamac, il principale e più vasto Apple User Group d’Italia riconosciuto da Apple Inc. Utente Apple da sempre, ha iniziato con un Macintosh LC con la strabiliante potenza di 2MB di Ram. Gabriele è un profondo conoscitore delle “cose della rete” e attraverso la sua azienda MacPremium sviluppa progetti e strategie digitali evolute per le aziende. Dalla presenza sul web al social marketing, dalle attività non convenzionali al marketing virale. Sovente tiene seminari sulle strategie di marketing per la promozione di app e aziende. Ha ideato il MacDays organizzato presso la Fiera di Pordenone. Oggi è anche conduttore della trasmissione televisiva FvgTech dedicata alla tecnologia.

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